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Muay thai: Cos’è la Thai boxe, storia, benefici e sviluppi dello sport da combattimento

La Muay thai, nota in Occidente anche come thai boxe o boxe thailandese, è un’arte marziale antica evolutasi negli anni in un moderno sport da combattimento a livello internazionale. Un tempo praticata solo in Thailandia esclusivamente dai guerrieri e poi da combattenti professionisti è oggi popolare in tutto il mondo.

Viene praticata in palestra o Campa come, ad esempio, Thai Boxe Torino sia da uomini e donne sin dall’adolescenza e prevede incontri professionistici ed amatoriali, mentre altri la praticano solo per mantenersi in forma. Vi è, infine, una fascia di persone che si limitano a seguirne i combattimenti in TV o in streaming o eventi live come Thai Boxe Mania.

A differenza della Kickboxing, la muay thai utilizza un maggior numero di tecniche, in particolare i colpi con le ginocchia ed i gomiti.


Muay thai: cos’è

Come si intuisce dal nome, la muay thai, nota in Occidente anche come thai boxeboxe thailandese, è appunto un’arte marziale sport da combattimento tradizionale inThailandia.

Questa disciplina è nota anche come “l’arte delle otto armi” o “la scienza degli otto arti” perché consente di utilizzare pugni, calci, gomitate e ginocchiate, quindi otto parti del corpo.


Thai Boxe: storia e origine

La muay thai ha origine nell’antico Regno del Siam (l’attuale Thailandia) e, come per il resto delle altre arti marziali, le sue origini si perdono nel più remoto e misterioso passato fatto di guerre e razzie.

Sulla controversa storia del popolo thai e la misteriosa nascita della muay thai esistono due teorie.

La prima afferma che tutto abbia avuto origine attorno al I secolo DC dalla tribù degli Ao-Lai. In quell’epoca, a scopi difensivi, gli Ao-Lai crearono uno stile di lotta che prevedeva l’uso delle armi e il combattimento corpo a corpo chiamato Krabi Krabong. Intorno al 1700 i due differenti stili di combattimento si scissero e divennero:

Krabi Krabong, la disciplina che prevedeva l’uso delle armi:

  • spada

  • lancia

  • giavellotto

  • pugnale

  • bastone.

Muay thai, lo stile di combattimento corpo a corpo che prevedeva l’uso di:

  • braccia (gomiti, avambracci)

  • mani (dita e nocche)

  • gambe (tibia e ginocchia)

  • testa e piedi (pianta, dorso e talloni).


Molto spesso poi i lottatori erano costretti ad affrontare più incontri nella stessa giornata. I sovrani rimasero talmente ammaliati dalla Pahuyuth che crearono un particolare reparto militare che sviluppò il muay Luang, una forma di Pahuyuth molto tecnica e sofisticata, per la protezione della famiglia reale.

Col proliferare degli incontri fu introdotto, per esigenze di sicurezza, l’uso di protezioni per avambracci e mani fatte di corda di canapa che, oltre a proteggere le nocche dell’atleta, servivano ad aumentare l’incidenza dei colpi.


La Muay Thai moderna

Nell’era Rattanakosin (1868 – 1925) la Pahayuth prese il nome di Mae Mai Muay Thai o Mai Muay Thai e durante questo periodo ebbe la sua consacrazione.

Fu introdotta nelle scuole come materia di studio e vi rimase fino al 1921. In quegli anni, tutti volevano praticare la Mae Mai Muay Thai, ogni paese organizzava celebrazioni e feste durante le quali vi erano esibizioni di Mai Muay Thai.

In questo periodo furono costruite le prime arene permanenti per i combattimenti ma solo dopo il 1925 si sviluppò la necessità di avere delle regole ben precise.

Invece, bisogna arrivare al 1945 per vedere introdotte:

  • categorie di peso

  • round

  • guantoni per proteggere le mani

  • conchiglia per i genitali.

Gli incontri si spostarono sui ring e si abbandonarono le strade e le piazze.

Dopo le arene furono costruiti gli stadi, fra i più importanti ci sono i due di Bangkok:

  • Rajadamnern Stadium (costruito fra 1941 e il 1945 ed inaugurato il 23 agosto dello stesso anno)

  • Lumpinee Boxing Stadium (costruito nel dopo guerra e inaugurato l’8 dicembre del 1956).


La fama mondiale

In Europa, la muay thai arrivò prima in Olanda ed in Francia, mentre in Italia divenne nota solo da inizio anni ’90 in poi. Francesi e olandesi, seguiti da italiani ed in parte inglesi, sono oggi i migliori praticanti in Europa Occidentale mentre all’Est è fortissima la scuola delle nazioni ex sovietiche, in primis Ucraina e Bielorussia.

La muay thai è poi diventata uno sport popolare anche in Giappone, USA e Brasile ed è oggi praticata praticamente in ogni stato del Mondo.


Le regole della Muay thai

In Thailandia, la muay thai è praticata quasi esclusivamente a livello professionistico. Solo negli ultimi anni, con l’arrivo di praticanti stranieri, sono nati dei tornei dilettantistici.

Il regolamento professionisti

Nei match pro c’è la possibilità di colpire con calci pugni, ginocchiate e gomitate, le “8 armi” di cui vi abbiamo parlato in precedenza.

I pugni sono gli stessi della boxe (diretto, gancio e montante) con in aggiunta il pugno tirato saltando e quello in rotazione del corpo a 360 gradi che arriva col dorso del guantone. È permesso però colpire con tutto il braccio ed in particolare con colpi di gomito.

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Si possono poi tirare ginocchiate e calci su tutto il corpo ad eccezione di:

  • gola

  • nuca

  • spina dorsale

  • genitali.

Due “marchi di fabbrica” della muay thai sono i calci alle gambe sferrati impattando con le tibie anziché coi piedi come accade in gran parte delle arti marziali ed il cosiddetto “clinch”.

I colpi con le tibie sono estremamente potenti data la durezza di queste ossa e per questo sono stati acquisiti anche dai praticanti di MMA e di alcune versioni della Kickboxing.

Il “clinch” (in inglese “stringere con le braccia”) è invece la fase di combattimento corpo a corpo. In questo frangente i due combattenti paiono stringersi come in un abbraccio e si sferrano colpi soprattutto con le ginocchia. È una particolarità della muay thai perché nella boxe e nella Kickboxing combattere stringendo l’avversario è vietato.

È infine possibile bloccare i calci trattenendo la gamba dell’avversario mentre lo si colpisce e “spazzare” il suo piede d’appoggio per farlo cadere. Sono invece vietate le proiezioni e le leve articolari.

Invece, a livello internazionale, la muay thai è ampiamente praticata anche a livello dilettantistico ed amatoriale tanto da uomini quanto da donne.


Combattimenti

L’area di gara è un ring come nella boxe o (ma sempre meno di frequente) per le gare Light un tatami tipo karaté.

Maschi e femmine possono combattere nella muay thai Light dai 12 anni, e dai 16, con assenso scritto dei genitori, nella versione a contatto pieno dilettanti. È, invece, richiesto essere maggiorenni per combattere da professionista.

In Thailandia i combattimenti sono sempre di 5 round (da 3 minuti) mentre in Occidente sempre più spesso ci si ferma a 3 riprese a meno che ci siano titoli in palio. L’intervallo tra un round e l’altro è sempre di un minuto.



Thai Boxe Allenamento

Ovviamente gli atleti che combattono da professionista si allenano 6 giorni a settimana, spesso con 2 sessioni al giorno. Tra i dilettanti invece la situazione è diversa. Gli amatori in media sostengono 2 allenamenti a settimana di circa 1 ora e mezza/due ore.

Chi, invece, combatte da dilettante e spesso anche chi gareggia nel Light tendenzialmente si allena 3 o 4 volte a settimana, per due ore circa che a volte possono salire a 3.

Ovviamente più è alto il livello al quale si compete più saranno frequenti ed impegnativi gli allenamenti.


Muay Thai: benefici

La Thai boxe rende una persona coraggiosa e senza paura ma allo stesso tempo onesta e compassionevole.

Coraggio e determinazione: la Muay Thai Thailandese richiede una formazione rigorosa e la necessità di sviluppare determinazione e grande fiducia in sé stessi.

Resistenza: l’allenamento è strutturato per aumentare notevolmente la resistenza fisica, ma anche quella mentale.

Disciplina: un vero Thai Boxer è una persona determinata che si allena regolarmente, obbedisce alle istruzioni del maestro, sa concentrarsi e tiene alla propria salute, seguendo una giusta alimentazione e una vita sana.

Fisico: il tipo di allenamento interessa tutte le parti del corpo, muscoli e legamenti, e rende il fisico tonico, robusto, perfettamente equilibrato oltre ad aumentare forza, agilità e velocità.

Formazione personale: oltre al miglioramento fisico la Thai Boxe è un’ottima scuola per esercitare calma, tranquillità e accettazione, le vere caratteristiche di un combattente di Thai Boxe sono grande tenacia sul ring ed un’esistenza fuori dal ring pacifica e rispettosa.

Obbedienza: nella May Thai viene data molto importanza all’obbedienza verso insegnati e arbitri e al rispetto delle regole.

Per generazioni in Thailandia, e poi nel resto del mondo, la gente ha imparato quest’arte marziale, non soltanto come pratica di autodifesa, ma come strumento per il miglioramento fisico, mentale e per il raggiungimento di un benessere interiore e sociale.

Sempre più persone, sopratutto bambini e donne di tutto il mondo, praticano la Thai Boxe. Tra le motivazioni che spingono le persone a praticare questo sport, non vi sono soltanto il benessere fisico, che si ottiene con la pratica costante, o la volontà di imparare un sistema efficace di autodifesa, ma anche i benefici che si ottengono nella vita di tutti i giorni: pazienza, tenacia, fiducia in sé stessi, gratitudine, rispetto, onestà. Queste caratteristiche fanno della Thai Boxe uno degli sport da combattimento preferiti dai genitori per i propri figli.