Muay Thai: la storia
La Muay Thai, Thai Boxe o Boxe Thailandese è uno sport da combattimento le cui origini risalgono a un’antica tecnica di lotta praticata dai guerrieri thailandesi in guerra (sia con le armi, sia senza).StoriaAnche se la storia della Muay Thai non ha riferimenti attendibili, di sicuro quest’arte marziale viene attribuita al popolo Ao-Lai che usava questo tipo di combattimento per difendersi dalle popolazioni nemiche.Si racconta che la Muay Thai abbia avuto origine nel tempio Shaolin in un periodo storico chiamato Pre-Sukhothai (200 a.C.-1238) ed è attribuita ai monaci buddisti indiani che in quel periodo furono mandati nella regione Suvarnabhumi che si estendeva dal Myanmar meridionale, Birmania e attraverso la Thailandia centrale, fino alla Cambogia orientale. Contemporaneamente, nel 200 a.C., il popolo degli Ao-Lai intraprese la migrazione dal nord dell’India fino al fiume Mekhong per raggiungere quello che sarebbe diventato il regno del Siam. In questo viaggio, il popolo degli Ao-Lai incontrò diversi nemici e fu coinvolto in altrettante guerre e questo permise loro di sperimentare l’uso di armi diverse e lo studio di tattiche di guerra per difendersi. Fu così che svilupparono un sistema combattimento che potevano adattare alle diverse situazioni e che prevedeva sia l’uso delle armi che senza.Se per molto tempo, la Muay Thai era considerata un metodo di difesa, bisogna attendere il periodo che va da 1377 al 1767 per vedere quest’arte trasformarsi dalle sue prime forme a quella conosciuta oggi.Nel periodo che va dal 1600 al 1700 alcuni sovrani praticarono quest’arte marziale, motivo per cui fu soprannominata “l’arte dei re”. Durante il regno di Naresuan il Grande (1590-1605), detto "il principe nero , la Muay Thai era di notevole importanza per l’addestramento dei soldati nel caso in cui avessero perso le armi in combattimento. In quel periodo il popolo siamese fu chiamato “il popolo delle otto braccia”. Durante il regno di Sanpeth VIII, conosciuto anche come “il Re Tigre”, la Muay Thai, che era una delle sue attività preferite, divenne particolarmente famosa e praticata. Si narra che il re si recasse in incognito nei villaggi del suo regno per sfidare campioni locali e, una volta battuti e incassato il premio, se ne andasse senza svelare la propria identità.Un'altra figura leggendaria è quella di Nai Khanom Thom, principe del regno del Siam, che fu fatto prigioniero (1774), ma che riconquistò la propria libertà e quella dei suoi compagni guadagnando il favore del re Mangra dopo aver sconfitto a mani nude 10 tra i più forti guerrieri birmani.Si racconta che il principe Nai Khanom Thom incarnasse il vero spirito del combattente di Muay Thai, abituato a usare ogni risorsa fisica e psichica per sconfiggere l’avversario. Lo stesso re Mangra rimase tanto affascinato dalla prestazione di Thom che affermò: “ogni parte del corpo dei thai è velenosa, anche senza armi riescono ad avere la meglio sui nemici”.Nai Khanom Tho, il cui nome sconfina nella leggenda, divenne il simbolo dello spirito indomabile dell’arte marziale thai e ridiede fiducia al popolo thailandese sconfitto.Il 17 Marzo è giorno in cui in Thailandia i thai boxer onorano il ricordo del principe Nai Khanom Thom e della Muay Thai.Corsi di Thai boxe della Thai boxe Torino